martedì 28 settembre 2010

Abaddon: l'apprezzato seguito dell'apprezzato L'ultimo viaggio di Dio, romanzo di James Morrow!

Sono passati diversi anni da quando ho acquistato Abaddon di James Morrow.

E non è che non lo avessi letto per poco interesse... anzi!

Il fatto era che, dopo l'acquisto di quello che sembrava un romanzo originale e ironico, mi accorsi che trattavasi di un seguito, e precisamente del seguito di L’ultimo viaggio di Dio, libro che tuttavia era difficile da reperire.

Dopo un bel po' di tempo, comunque, ce l'ho fatta, e quindi ho letto e recensito entrambi.

Sarò sincero come sempre con i miei lettori: così come mi aveva un poco deluso L'ultimo viaggio di Dio, posto che le mie aspettative erano alte, e si sono trovate di fronte un libro solamente discreto (secondo il mio parere), stessa cosa è avvenuta con Abaddon.

Anzi, il sequel mi è piaciuto ancora un po' meno, probabilmente per via della forte drammaticità interna (tra cancri e malattie varie), e ciò a dispetto del fatto che spesso il tono del narrato è da commedia, e da commedia surreale e grottesca, dal momento che, stringi stringi, il tutto si basa sulla premessa fantastica per cui il corpo di Dio un bel giorno è caduto sulla Terra, apparentemente morto, fatto che scatenerà presso gli uomini desideri e opinioni contrastanti (sia su cosa sia successo sia su cosa occorra fare).

A proprosito di desideri contrastanti, Abaddon ci presenta da un lato Martin Candle, giudice di pace desideroso di far condannare Dio presso il tribunale internazionale dell'Aia a causa di un'esistenza piuttosto sfortunata (cancro alla prostata, morte della moglie in un incidente stradale, etc), e dall'altro il ricco Lovett, miliardario che finanzia tutto il costosissimo processo, desideroso invece di far assolvere Dio a furiadi obiezioni teologiche e difese ontologiche.

Il libro presenta diversi livelli di lettura, dunque, oscillando dra tramma, comedia, grottesco e dissertazione filosofica, risultando in generale abbastanza godibile, come prova il fatto di averlo terminato piuttosto in fretta e di buona lena, fatto che mi porta ad assegnargli una valutazione più che sufficiente.

Tuttavia, è pur vero che non mi ha entusiasmato, e che si ha la perenne sensazione che James Morrow, potrebbe fare qualcosa in più, ma non la fa...

Ad ogni modo, trattasi di romanzo originale e brillante, che vale certamente la pena di leggere... d'altronde, non sarà certo un caso se Morrow ha ricevuto molti premi (specia per il romanzo distopico Il ribelle di Veritas, che recensirò senz'altro in futuro).


Fonte: http://libriromanzi.blogspot.com/2010/09/abaddon-james-morrow-surreale.html

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