mercoledì 13 ottobre 2010

1000 motivi per cui è meglio ridere che piangere: ce li dice Jacopo Fo!

Dopo aver presentato diversi libri, passiamo ora a un file audio scaricato gratuitamente da internet, e precisamente dal sito Ifeelgood.it, portale di Viviana Taccione e Leonardo Di Paola sullo sviluppo personale (chi segue il sito si ricorderà di loro per via del progetto di Zen to done).

La conferenza in questione porta il nome di 1000 motivi per cui è meglio ridere che piangere, e vede come ospite l'effervescente (effervescente nelle idee più che nel tono di voce) Jacopo Fo, comico, scrittore, formatore, fondatore della scuola di Alcatraz

Il primo punto affrontato da Fo è l'umorismo in relazione all'apprendimento (molti suoi spettacoli sono nati dai corsi di formazione da lui tenuti) e all'approccio alla vita, che risulta vissuta meglio ridendo e sorridendo: come peraltro mostrano libri come L'ottimismo logico o Fattore fortuna gli ottimisti-positivi vivono meglio, di più, e riescono a cogliere le cose belle dell'esistenza (forse perchè loro le vedono, e gli altri no).

Umorismo e ironia, inoltre, dice Jacopo Fo, sono un grande segnale di intelligenza.

Tutto ciò è in antitesi con la visione tradizionale occidentale della vita, fatta di serietà, o peggio di seriosità, tanto che "risus abundat in ore stultorum" e tanto che le persone seriose sono quelle affidabili o importanti, col tutto che è il riflesso della società repressiva-gerarchica-militaresca-battagliera da cui proveniamo e che, dice Fo, per fortuna sta cambiando, passando a un modello più leggero e ironico.

L'autore peraltro attribuisce al vecchio modello di società altri effetti negativi, come l'aver demonizzato e scoraggiato fattori positivi come l'affetto, il contatto fisico, oltre che importanti abitudini di salute, come la risata, per l'appunto, o lo sbadiglio (importantissimo regolatore della respirazione).

Jacopo Fo conclude la conversazione parlando di crescita personale, e sottolineando come molto spesso tale crescita derivi da un periodo di crisi, che costringe la persona a reagire.

E, a proposito di persone, lui le suddivide in due gruppi: i depressi e gli entusiasti.

I secondo non sono migliori dei primi, ma in più hanno un sogno, una passione che li porta avanti, e questo fa la differenza in positivo.

Bel file audio, uno dei migliori che abbia sentito finora; bei concetti e bel personaggio.


Fonte: http://pnlapprendimentosviluppopersonale.blogspot.com/2010/10/1000-motivi-per-cui-e-meglio-ridere-che.html

Videodrome: il film predecessore di Existenz?

Chi segue il sito da tempo sa già che ogni tanto spunta fuori un film di David Cronenberg, un regista che apprezzo molto per la sua originalità e il suo coraggio.

In particolare, sono già passati in questi lidi i vari Existenz, Il pasto nudo, Il demone sotto la pelle, La promessa dell’assassino e Spider, con i primi due che sono quelli che mi sono piaciuti di più, e gli ultimi due quelli che mi sono piaciuti di meno.

Il settimo candidato è un film storico, essendo datato 1984: Videodrome.

Eccone la trama: Max Renne dirige Civic Tv, una rete televisiva molto terra terra, che punta tutto su sesso e violenza.

Un giorno egli è invitato come ospite in una trasmissione, e ivi conosce due personaggi, l'esperto di mass media Brian O'Blivion e l'attrice Nicki Brand.

Entrambi saranno da Max collegati al fenomeno di Videodrome, una sorta di trasmissione via cavo misteriosa e bizzarra, persino più violenta e cinica della programmazione abituale di Civic Tv.

Il tutto tra assassini, tentativi di assassinio, ipnosi catodica, allucinazioni, etc.

Come spesso gli accade, Cronenberg esplora il confine tra realtà è finzione, confine sempre molto labile, mettendo in mezzo grottesco e follia.

Numerosi anche i simbolismi, come quelli sulla sessualità, fatto peraltro tipico di altri film del regista, come Existenz.

E proprio Existenz sembra il parente più stretto di Videodrome, di cui anzi quest'ultimo pare il precursore.

In entrambi si gioca molto sul dualismo tra realtà ed immaginazione, entrambi hanno una forte valenza sessuale-sensuale, ed entrambi giocano col corpo umano, per quanto in Existenz per il tramite dei viodeogiochi, mentre in Videodrome di videocassette-tv

Tra i due io preferisco nettamente il primo, ma, va da sé, è questione di gusti: ad esempio, a me ha annoiato molto Spider, che tuttavia ha ricevuto numerosi riconoscimenti.

Quel che è sicuro è che David Cronenberg è un regista fuori dagli schemi (qualcuno direbbe anche fuori di testa), bizzarro e coraggioso nel proporre le sue opere.


Fonte: http://foscodelnero.blogspot.com/2010/10/videodrome-david-cronenberg-film.html