Recensione del film La doppia ora
Era passato un po' di tempo dall'ultima recensione di un film italiano. Interrompo il digiuno con La doppia ora, film diretto da Giuseppe Capotondi nel 2009 e avente ricevuto diversi riconoscimenti (Nastri d’Argento, David di Donatello, Festival di Venezia, European Film Awards).
Si tratta di un film che mescola il genere drammatico con quello sentimentale, il genere surreale con quello psicologico.
Ecco in breve sintesi la trama de La doppia ora: in una serata di speed date Guido e Sonia, il primo custode di una ricca villa e la seconda cameriera di albergo, si conoscono e iniziano a frequentarsi.
Sfortunatamente, proprio quando Guido porta Sonia nella villa in cui lavora vi è una rapina, che sfocerà nel sangue.
Inizia a questo punto un doppio film, che pare oscillare tra surreale e psicologico e che a conti fatti si propone come una storia sulle scelte di vita e sui possibili percorsi.
La sceneggiatura, interessante, è stata però a mio avviso mal trasportata su schermo, con una storia e degli attori piuttosto piatta e a tratti noiosa.