Recensione del film Nemico pubblico N1 - L'ora della fuga
Nemico pubblico N1 - L'ora della fuga è la seconda parte di Nemico pubblico N1 - L'istinto di morte, dittico che il regista Jean-François Richet ha dedicato alla figura di Jacques Mesrine, famoso gangster autopre tra l'altro di una celebre autobiografia.
I due film hanno avuto un buon successo sia in Francia sia nel resto del mondo, conseguendo anche alcuni premi cinematografici.
In sostanza siamo di fronte a un thriller, anche se la trama da film drammatico è venata da numerosi momenti da commedia per via del personaggio assai guascone di Mesrine, interpretato da Vincent Cassel (già recensito ne (L’odio), affiancato in questo secondo film da Ludivine Sagnier (a sua volta già recensita in 8 donne e un mistero).
Ecco in sintesi la trama di Nemico pubblico N1 - L'ora della fuga: dopo l'emigrazione in Canada, laddove ha proseguito la sua attività criminosa, Jacques Mesrine ritorna in Francia nel 1972, alternando rapine, catture ed evasioni in modo quasi ciclico, e guadagnandosi sia il titolo di nemico pubblico numero uno, sia la fama di criminale piacente e simpatico.
La sua nuova compagna, però, Sylvia, lo incoraggia a mettere armi e crimine da parte...
... troppo tardi, forse, visto che la polizia lo vuole assolutamente, vivo o morto.
Tra Nemico pubblico N1 - L'istinto di morte e Nemico pubblico N1 - L'ora della fuga ho preferito questo secondo episodio, forse perchè meno violento, più vivace e più coinvolgente.
Da segnalare la sequenza finale, ben girata e di grande effetto.