Recensione del film Al di là dei sogni
Al di là dei sogni è un film cui sono molto affezionato, un po' perchè è bellissimo da vedere, un po' perchè ha contenuti importanti.
Curiosamente, è uno dei film con Robin Williams (L’attimo fuggente, Mrs. Doubtfire, L’uomo bicentenario, Good morning Vietnam, Hook, Jumanji, Will hunting, La leggenda del re pescatore,) meno famosi tra tutti.
La regia è di Vincent Ward, e l'anno di produzione il 1998.
Quanto al genere, è un meticcio: film fantastico, film esoterico, film drammatico e film d'amore. Ce n'è dunque per tutti i gusti, ed ecco la sua trama in sintesi: Chris e Annie sono una bella coppia, e hanno due figli, che sfortunatamente un giorno muoiono in un incidente stradale.
La coppia tira avanti, finchè anche Chris muore, pure lui sulla strada. A questo punto Annie entra in depressione e si toglie la vita.
Al di là dei sogni è la storia di quello che accade a lui e a lei dopo la morte, e peraltro alcuni maestri spirituali lo indicano come realistica rappresentazione del post-mortem.
Al di là di questo aspetto esoterico, il film è bellissimo: la fotografia è spettacolare, i personaggi memorabili, dialloghi e situazioni toccanti e profonde. Non manca anche un pizzico di umorismo, soprattutto grazie al versatile Robin Williams.
In questo senso, non stupisce che Al di là dei sogni abbia vinto qualche premio, tra cui un Oscar, mentre stupisce di più il fatto che non sia un film particolarmente famoso e reclamizzato...
Una curiosità: a un certo punto nel film si vedono delle figure praticamente identiche ai dissennatori di Harry Potter...