Recensione del film con Jason Statham Crank
Crank appartiene a una categoria di film che personamente non amo troppo, ossia i film d'azione.
Cosa scontata, considerando che di un film apprezzo soprattuto i dialoghi, l'originalità, i contenuti importanti, mentre al contrario azione ed effetti speciali mi lasciano del tutto indifferente, se non proprio infastidito (laddove sono utilizzati per coprire proprio l'assenza di contenuti, come spesso accade).
Tuttavia, Crank mi è piaciuto e mi ha divertito parecchio...
Il film, dal ritmo molto rapido e rapinoso, ricord un po' il primo Guy Ritchie, quello di The snatch e Lock & stock, con la sua sinergia di ambiente malvitoso, personaggi interessanti e particolari, grande dinamismo.
Crank, però, privilegia l'aspetto adrenalinico, mentre al contrario perde qualcosa rispetto al dirimpettaio in quanto a dialoghi, estetica e caratterizzazione dei personaggi.
Ecco in breve la sua trama: Chev Chelios (Jason Statham) ha deciso di smettere con la sua pericolosa vita da killer per amore della bella Eve (Amy Smart, già apprezzata in Interstate 60, The butterfly effect, La battaglia di Shaker Heights)...
... troppo tardi, però, visto che il suo ultimo ingaggio gli porta in dote un'iniezione di veleno letale da parte di un killer suo rivale.
Veleno letale e particolare: per non morire Chev deve tenere altissimo il livello di adrenalina nel suo corpo, fatto in cui riuscirà benissimo, per il divertimento di noi spettatori.
Come detto, è raro che un action movie puro riesca a piacermi, eppure Crank, di Mark Neveldine e Brian Taylor, è riuscito nell'impresa, per cui non posso fare altro che consigliarlo a mia volta.