lunedì 8 novembre 2010

Evoluzione spontanea: ce ne parla Bruce Lipton...


Evoluzione spontanea è il libro di cultura e crescita personale di cui ci occupiamo quest'oggi.

Esso porta le firme di Bruce Lipton (biologo già autore di best seller come La biologia delle credenze) e Steve Bhaerman (filosofo politico).

Peraltro, si tratta di un libro che si preannuncia storico, almeno leggendo le testimonianze di autori importanti come Gregg Braden e Deepak Chopra, che hanno parlato senza mezzi termini di "un libro che farà la storia".

Ad ogni modo, il testo si presenta come una commistione di argomenti scientifico-biologici e di tipo esistenzialista.

Il focus centrale sono i cambiamenti che attendono l'umanità, anzi, i cambiamenti che già sono in corso d'opera, e che riguardano tanto l'uomo quanto il pianeta in cui vive, e persino sistema stellare e universo.

I due autori in tal senso individuano cinque atti dell'evoluzione (evoluzione dell'uomo come razza ma anche del pianeta in cui vive), il cui quinto sarebbe quello che stiamo vivendo ora.

Gli argomenti presi in esame per atale ampia disamina son il dna, il collegamento tra mente e materialità, la guarigione, le convinzioni personali.

In sostanza, ne emerge un testo che interesserà senza dubbio sia gli appassionati di dna, scienza ed evoluzione, che i lettori amanti delle visioni olistico-sistemiche.


Fonte: http://pnlapprendimentosviluppopersonale.blogspot.com/2010/11/evoluzione-spontanea-bruce-lipton-steve.html

Aeon Flux: un buon film di fantascienza distopica?

Il film recensito oggi è un film di fantascienza, e in particolare di quel sottogenere del fantastico che è la distopia (ossia il contrario dell'utopia; esempio letterario di quest'ultima è Utopia di Moro, mentre esempio della prima è 1984: di Orwell).

Accompagnava il film una fama di medio spessore, abbastanza meritata, comeho potuto verificare.

Ma andiamo con ordine, cominciando dalla trama: in un lontano futuro l'umanità è stata decimata da un virus letale, che l'ha costrettaa rifugiarsi all'interno di un'unica città, Bregna, in cui i pochi superstiti vivevano in un apparente idillico enessere.

In realtà, dietro l'idillio vi era una dittatura, e contro la dittatura vi era un gruppo di rivoltosi, tra i quali Aeon Flux, personaggio femminile che dà il nome al film.

L'incipit del film è ottimo e invitante, così come eccellente si rivelano scenografia e montaggio, con alcune scelte di regia veramente notevoli.

In tal senso, Aeon Flux si propone come colossal di fantascienza.

Tuttavia, esso manca le sue promesse, dal momento che, oltre all'estetica (eccellente, lo ripeto), vi è poco altro: la trama di tipo distopico è tutto sommato banale, i dialoghi si rivelano ugualmente piatti, e i personaggi principali non si faranno ricordare in eterno.

Alla fine della fiera, dunque, siamo di fronte a un film che è una gioia per gli occhi (Charlize Theron in tal senso aiuta), ma che non lo è per i sensi cerebrali, riproponendo una situazione purtroppo tipica nel cinema di fantascienza odierno, spesso curatissimo a livello di dettagli o di effetti speciali, ma carente dal punto di vista delle idee e della profondità (senza andare molto lontano, di recente ho recensito Il mondo dei replicanti).

A mio avviso la bellezza estetica è un motivo sufficiente per vedee Aoen Flux, ma vi avviso che oltre la sufficienza non si va...



Fonte: http://foscodelnero.blogspot.com/2010/11/aeon-flux-karyn-kusama-film.html

Il film recensito oggi è un film di fantascienza, e in particolare di quel sottogenere del fantastico che è la distopia (ossia il contrario dell'utopia; esempio letterario di quest'ultima è Utopia di Moro, mentre esempio della prima è 1984: di Orwell).

Accompagnava il film una fama di medio spessore, abbastanza meritata, comeho potuto verificare.

Ma andiamo con ordine, cominciando dalla trama: in un lontano futuro l'umanità è stata decimata da un virus letale, che l'ha costrettaa rifugiarsi all'interno di un'unica città, Bregna, in cui i pochi superstiti vivevano in un apparente idillico enessere.

In realtà, dietro l'idillio vi era una dittatura, e contro la dittatura vi era un gruppo di rivoltosi, tra i quali Aeon Flux, personaggio femminile che dà il nome al film.

L'incipit del film è ottimo e invitante, così come eccellente si rivelano scenografia e montaggio, con alcune scelte di regia veramente notevoli.

In tal senso, Aeon Flux si propone come colossal di fantascienza.

Tuttavia, esso manca le sue promesse, dal momento che, oltre all'estetica (eccellente, lo ripeto), vi è poco altro: la trama di tipo distopico è tutto sommato banale, i dialoghi si rivelano ugualmente piatti, e i personaggi principali non si faranno ricordare in eterno.

Alla fine della fiera, dunque, siamo di fronte a un film che è una gioia per gli occhi (Charlize Theron in tal senso aiuta), ma che non lo è per i sensi cerebrali, riproponendo una situazione purtroppo tipica nel cinema di fantascienza odierno, spesso curatissimo a livello di dettagli o di effetti speciali, ma carente dal punto di vista delle idee e della profondità (senza andare molto lontano, di recente ho recensito Il mondo dei replicanti).

A mio avviso la bellezza estetica è un motivo sufficiente per vedee Aoen Flux, ma vi avviso che oltre la sufficienza non si va...



Fonte: http://foscodelnero.blogspot.com/2010/11/aeon-flux-karyn-kusama-film.html