martedì 21 settembre 2010

Prestiti personali, prestiti finalizzati e prestiti agevolati...

Mentre un mutuo è per definizione un "prestito finalizzato", in quanto la ragion d'essere del finanziamento è precisa e conosciuta, altre forme di finanziamento sono dette "prestiti personali" poichè slegate dal motivo di fondo e dunque non connesse a un certo bene o servizio.

Il privato che beneficia di un prestito personale, dunque, potrà gestire il denaro in piena autonomia.

In tal senso, si può chiedere a una banca un prestito da 5.000 a 30.000 euro, stipulando in modo personalizzato le forme di restituzione del denaro.

In questi casi, le garanzie richieste non sono reali (ossia connesse a un certa res fisica, come sarebbe il caso dell'ipoteca sulla casa oggetto del mutuo), ma più generiche, usualmente connesse con la busta paga della persona richiedente il prestito o di un'altra che se ne fa garante.

I prestiti personali di solito sono prestiti a tesso fisso, per cui le rate sono ugualmente fisse e immutabili, senza oscillazioni.

Va da sè che gli interessi sulla somma concessa variano a seconda sia dell'entità del prestito sia dei tempi di restituzioni pattuiti, che possono andare da 1 a 10 anni.

In alcuni casi tra l'altro è possibile accedere ai prestiti agevolati; per esempio per determinati progetti di aziende, oppure per determinate categorie di privati.


Fonte: http://assicurazionimutuiprestiti.blogspot.com/2010/09/prestiti-agevolati-per-privati-ed.html

Smettetela di piangervi addosso e scrivete un best seller: Renato Di lorenzo vi dice come fare...

Se è vero che su Libri e romanzi di solito recensisco romanzi, è anche vero che ogni tanto recensisco libri di saggistica, anche se in misura inferiore (in realtà, i libri di saggistica spesso finiscono nell'altro mio sito, ossia Una vita fantastica!).

Stavolta però è il turno proprio di un non romanzo, e precisamente di un manuale sulla scrittura, scritto da Renato Di Lorenzo e intitolato Smettetela di piangervi addosso: scrivete un best seller.

Alla base della manualistica di questo tipo sta l'assunto che il talento è importante, ma lo è anche (e forse ancora di più!) il sapere cosa si fa, e il rispettare certi canoni, che sia stilistici o strutturali.

E tali canoni Di Lorenzo li dice, a partire da come scrivere (utilizzo di verbi, sostantivi, aggettivi, avverbi, etc) fino agli elementi portanti di un'opera di fantasia (plot, personaggi, conflitto, dialoghi), finanche a ciò che non può mancare nel lavoro di un vero scrittore (premise, tema, riscrittura, etc).

Insomma, nonostante il titolo del libro un po' spettacolaristico e furbetto, il testo si rivela assai pratico e concreto, veramente pieno di spunti e suggerimenti.

Non tutti condivisibili a mio avviso (anche perchè, se non lo fosse, esisterebbe una scienza dello scrivere perfetta e infallibile, cosa che evidentemente non è), ma comunque utili tanto per rifletterci su, quanto per integrarli nel proprio modus operandi qualora li si sia trovati corretti e adatti al proprio stile.

Perchè, alla fine, come per tutte le cose della vita, si tratta di trovare quelle adatte a sè e andare avanti con quelle, ignorando le altre.

Smettetela di piangervi addosso: scrivete un best seller è un testo in definitiva utile, anche se non da assolutizzare nei suoi principi.

Fonte: http://libriromanzi.blogspot.com/2010/09/smettetela-di-piangervi-addosso.html