mercoledì 29 settembre 2010

Kaichou wa Maid-sama!: un anime in stile Le situazioni di Lui e Lei!

Nuovo titolo per la categoria "anime": il suo nome è Kaichou wa Maid-sama!, e si tratta di un anime di venti episodi realizzato nel 2010 da Hiroaki Sakurai sul manga di Hiro Fujiwara.

Preciso da subito di non averlo visto nella sua interezza, e dunque la mia opinione si basa solo sui primi quattro episodi.

Si tratta di un anime in stile shojo, laddove, per chi non lo sapesse, gli shojo sono i manga (quindi i fumetti giapponesi) destinati prevalentemente a un pubblico femminile.

Il genere tuttavia negli ultimi anni si è molto meticciato, tanto che in molti casi più che di fumetto o cartone animato destinato a un target femminile si dovrebbe parlare di commedie di tipo adolescenziale, quasi invariabilmente ambientate in qualche scuola giapponese.

Questo è anche il caso di Kaichou wa Maid-sama!,la cui protagonista è Misaki Ayuzawa, studentessa modello nonchè presidentessa del comitato scolastico (in Giappone ruoli scolastici come questo hanno grande importanza a livelllo di incarichi e di status sociale)... oltre che bel caratterino, non a caso temuta da larga parte dei compagni di scuola, maschi soprattutto.

Non la teme affatto però Usui Takumi, ragazzo serafico e sicuro di sè, corteggiatissimi dalle compagne di scuola, ma interessato proprio a Usui, per quanto in modo un po' distorto.

Anche lui, peraltro, è un ottimo studente, e anzi il migliore della scuola (in Giappone ogni scuola pubblica le classifiche di rendimento di tutti gli studenti, e le classifiche confluiscono in dati regionali e nazionali)... indovinate chi c'è al secondo posto?

Ok, tutto sa molto di Le situazioni di lui e lei, e difatti Kaichou wa Maid-sama! ne sembra il fratello minore.

Minore perchè minore per intensità e qualità, e difatti dubito che ne terminerò la visione.

Non è malvagio, intendiamoci... ma con tutte le cose meravigliose che ci sono al mondo perchè focalizzarsi su quelle solamente mediocre o sufficienti?

Ad ogni modo, l'anime potrebbe piacere agli amanti delle commedie scolastiche leggere e dinamiche.


Fonte: http://foscodelnero.blogspot.com/2010/09/kaichou-wa-maid-sama-hiroaki-sakurai.html

L'occhio della piramide: il primo apprezzatissimo libro della trilogia degli Illuminati!!

L'articolo di oggi è un poco specioso per il sito, visto che, al contrario del solito, il suo oggetto non è un testo di miglioramento personale, bensì un romanzo, e peraltro un romanzo con un focus su un'area che, sì, può essere iscritta nell'ampio alveo della crescita personale, ma con le dovute maniere.

Intanto, citiamo nomi e cognomi: il libro è L’occhio nella piramide,ed è stato scritto a quattro mani da Robert Anton Wilson e Robert Shea.

Argomento: cospirazionismo, controllo globale, nuovo ordine mondiale, illuminati, etc.

Siamo dunque più o meno dalle parti di David Icke, Alex Jones, Bob Dean, etc.

Da un lato abbiamo dunque un romanzo, e dunque un testo con una trama fittizia; dall'altro lato però abbiamo anche un testo che fa i nomi, e li fa tutti o quasi:Rothschild, Crowley, Carlo Magno, Weishaupt, De Molay, Kennedy, Roosevelt, fino ad andare a Osiride, Quetzalcoatl, etc.

Occorre a questo punto fare due precisazioni.

La prima: il romanzo in sè non mi è piaciuto molto da un punto di vista prettamente narrativo, e difficilmente interesserà coloro che non siano già appassionati dell'argomento.

La seconda: essere appassionati dell'argomento, per l'appunto, cosa che non deve essere finalizzata alla ricerca del complotto a tutti i costi, e nemmeno all'odio per i protagonisti del NWO, ma sempre e comunque alla propria crescita personale, sapendo dunque che al mondo ci sono certe cose negative, ma ce ne sono anche altre, in primis il nostro potere di innalzare noi stessi e livello di evoluzione e di vibrazione, cosa che deve essere sempre il nostro orizzonte (che poi lo si raggiunga è un altro paio di maniche... :).

Insomma, di questo libro a mio avviso si può fare a meno, ma, come sempre, ho voluto condividerlo con i miei lettori per dare loro il maggior numero di scelte possibile.

Nel caso, buona lettura.


Fonte: http://pnlapprendimentosviluppopersonale.blogspot.com/2010/09/locchio-nella-piramide-robert-shea.html