Recensione del libro di Daniel Meurois-Givaudan Gli annali dell'Akasha
Su Libri e Romanzi sono già passati due libri di Daniel Meurois Givaudan, e precisamente L’altro volto di Gesù e Akhenaton, il folle di Dio. Stavolta è la volta del terzo: Gli annali dell'Akasha.
La differenza tra quest'ultimo e i primi due è che il terzo è un testo di saggistica, mentre gli altri erano scritti sotto forma di romanzo... anche se poi, almeno stando al suo autore, non si trattava di romanzi ma di fatti storici.
Letteralmente storici, ossia le esatte rappresentazioni di quanto accaduto ai personaggi presi in esame, dal momento che Daniel Meurois-Givaudan ha la capacità di vedere e vivere i piani dell'Akasha, sorta di memoria spirituale ed eterna del pianeta, nella quale si può vedere qualunque cosa mai accaduta.
Ne Gli annali dell'Akasha l'autore spiega per l'appunto codesta questione, anche se le sue più che spiegazioni sono sensazioni e convinzioni personali basate sull'esperienza personale.
Esperienza che lo ha portato ad avere certe convinzioni sull'Akasha, sul prana, sul karma, sul perchè certi possono accedere al piano dell'Akasha e altri no (al quale sono accostati alcuni grandi nomi del passato, come Rudolf Steiner o Edgar Cayce), etc.
Nel complesso, Gli annali dell'Akasha è un libro breve ma interessante, che certamente potrà essere utile a chi vuole farsi un'idea più precisa della questione "viaggi nell'Akasha" sentendo la testimonianza diretta di uno dei maggiori esperti del fenomeno.