mercoledì 10 agosto 2011

Gli annali dell'Akasha: Daniel Meurois-Givaudan ci spiega cosa sono....

Recensione del libro di Daniel Meurois-Givaudan Gli annali dell'Akasha



Su Libri e Romanzi sono già passati due libri di Daniel Meurois Givaudan, e precisamente L’altro volto di Gesù e Akhenaton, il folle di Dio. Stavolta è la volta del terzo: Gli annali dell'Akasha.

La differenza tra quest'ultimo e i primi due è che il terzo è un testo di saggistica, mentre gli altri erano scritti sotto forma di romanzo... anche se poi, almeno stando al suo autore, non si trattava di romanzi ma di fatti storici.

Letteralmente storici, ossia le esatte rappresentazioni di quanto accaduto ai personaggi presi in esame, dal momento che Daniel Meurois-Givaudan ha la capacità di vedere e vivere i piani dell'Akasha, sorta di memoria spirituale ed eterna del pianeta, nella quale si può vedere qualunque cosa mai accaduta.

Ne Gli annali dell'Akasha l'autore spiega per l'appunto codesta questione, anche se le sue più che spiegazioni sono sensazioni e convinzioni personali basate sull'esperienza personale.

Esperienza che lo ha portato ad avere certe convinzioni sull'Akasha, sul prana, sul karma, sul perchè certi possono accedere al piano dell'Akasha e altri no (al quale sono accostati alcuni grandi nomi del passato, come Rudolf Steiner o Edgar Cayce), etc.

Nel complesso, Gli annali dell'Akasha è un libro breve ma interessante, che certamente potrà essere utile a chi vuole farsi un'idea più precisa della questione "viaggi nell'Akasha" sentendo la testimonianza diretta di uno dei maggiori esperti del fenomeno.



Fonte della recensione del libro di Daniel Meurois-Givaudan Gli annali dell'Akasha

Carissima me: deliziosa commedia surreale con Sophie Marceau!

Recensione del film con Sophie Marceau Carissima me



Carissima me è l'ennesimo film francese che recensisco sul sito, subito dopo un altro film francese, La crisi!, e a seguito di una folta colonia di rappresentanti, più o meno sconosciuti, come 8 donne e un mistero, Le folli avventure di Rabbi Jacob, Lezioni di felicità, La cena dei cretini, Una top model nel mio letto, Il pianeta verde, Sta’ zitto, non rompere, etc.

Il nome del regista di Carissima me non è certo un nome di grido, Yann Samuell, ma la sua attrice principale viceversa è un nome praticamente storico, dato che è quella Sophie Marceau che aveva fatto epoca da ragazzina con Il tempo delle mele.

Ebbene, ora Sophie Marceau è una quarantenne veramente in forma, e proprio i 40 anni sono la scusa che dà l'avvio al film, in cui la protagonista centrale, Marguerite (che però si fa chiamare Margaret), riceve una misteriosa lettera da un misterioso vecchio.

Chi è, e perchè gli consegna lettere scritte da lei stessa quando era bambina?

Carissima me mischia presente e flashback, nonchè scene recitate e animazioni, proponendoci una storia di crescita personale al contrario, con l'io bambino che insegna all'io adulto, che ha nel mentre dimenticato alcune cose importanti della vita e dei propri sogni.

Non è un caso che il titolo originale del film sia L’age de raison, con l'età della ragione che all'anagrafe è quella adulta, ma che spesso, intesa come saggezza, è quella dell'infanzia.

Il messaggio di fondo di Carissima me è "diventa chi sei", un messaggio molto bello che aggiunge valore a quello che è un buon film, gradevole, originale e molto colorato.



Fonte della recensione del film Carissima me