Recensione del film I love Radio Rock
I love Radio Rock è la proposta di oggi: si tratta di un film girato nel 2009 da Richard Curtis e giù diventato un piccolo cult, nonostante lo scarso successo ai botteghini.
I love Radio Rock è ambientato nell'Inghilterra degli anni 60, e presenta una divertente contrapposizione, non solo musicale ma culturale latu sensu, tra la middle class puritana e perbenista e la giovane generazione rockettara.
Tale movimento culturale (applicazione del noto sesso, droga e rock and roll) sta crescendo talmente tanto che il governo inglese si sente in dovere di chiudere a tutti i costi la più famosa radio pirata: Radio Rock.
Radio Rok, però, è gestita completamente all'interno di una nave al largo delle coste, fatto che non agevolerà l'obiettivo del governo inglese.
I love Radio Rock è un film pregno di humor britannico (che personalmente apprezzo; si veda ad esempio la recensione del divertentissimo e fantasioso Guida galattica per autostoppisti), che propone svariati messaggi: musica, libertà, amore, amicizia, ironia.
Nella contrapposizione tra governo purritano e Radio Rock è inevitabile simpatizzare per la seconda, che tra l'altro propone un gruppo di personaggi interessanti e ben caratterizzati, anche se a dire il vero il film mi ha un po' deluso dal punto di vista dei dialoghi, che mi aspettavo più ficcanti.