In particolare, sono già passati in questi lidi i vari Existenz, Il pasto nudo, Il demone sotto la pelle, La promessa dell’assassino e Spider, con i primi due che sono quelli che mi sono piaciuti di più, e gli ultimi due quelli che mi sono piaciuti di meno.
Il settimo candidato è un film storico, essendo datato 1984: Videodrome.
Eccone la trama: Max Renne dirige Civic Tv, una rete televisiva molto terra terra, che punta tutto su sesso e violenza.
Un giorno egli è invitato come ospite in una trasmissione, e ivi conosce due personaggi, l'esperto di mass media Brian O'Blivion e l'attrice Nicki Brand.
Entrambi saranno da Max collegati al fenomeno di Videodrome, una sorta di trasmissione via cavo misteriosa e bizzarra, persino più violenta e cinica della programmazione abituale di Civic Tv.
Il tutto tra assassini, tentativi di assassinio, ipnosi catodica, allucinazioni, etc.
Come spesso gli accade, Cronenberg esplora il confine tra realtà è finzione, confine sempre molto labile, mettendo in mezzo grottesco e follia.
Numerosi anche i simbolismi, come quelli sulla sessualità, fatto peraltro tipico di altri film del regista, come Existenz.
E proprio Existenz sembra il parente più stretto di Videodrome, di cui anzi quest'ultimo pare il precursore.
In entrambi si gioca molto sul dualismo tra realtà ed immaginazione, entrambi hanno una forte valenza sessuale-sensuale, ed entrambi giocano col corpo umano, per quanto in Existenz per il tramite dei viodeogiochi, mentre in Videodrome di videocassette-tv
Tra i due io preferisco nettamente il primo, ma, va da sé, è questione di gusti: ad esempio, a me ha annoiato molto Spider, che tuttavia ha ricevuto numerosi riconoscimenti.
Quel che è sicuro è che David Cronenberg è un regista fuori dagli schemi (qualcuno direbbe anche fuori di testa), bizzarro e coraggioso nel proporre le sue opere.
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