lunedì 7 novembre 2011

Robocop: un film cult che vale la pena vedere?

Recensione del film Robocop



Robocop è un film che non avevo mai visto, fatto che costituiva una grave lacuna per un appassionato di film fantastici, trattandosi di un vero e proprio film culto degli anni 80.

Tuttavia, non mi ha mai ispirato, e l'ho sempre visto come un fratello povero di Terminator.

Il regista è Paul Verhoeven I, regista assai famoso in quegli anni, grazie a pellicole d'effetto come lo stesso Robocop, Basic instinct, Starhip troopers, Showgirls.

Elementi in comune tra i film: azione e sensualità, elementi con cui evidentemente Verhoven ha deciso di colpire il pubblico.

Azione e violenza, occorre precisare, almeno nel caso di Robocop, che è ambientato in un prossimo futuro in cui il tasso di criminalità è altissimo e in cui la polizia, per farvi fronte, ha deciso di portare avanti l'esperimento di un poliziotto cyborg, nato dal cadavere di un poliziotto appena morto durante il servizio.

Da qui un crescendo rossiniano di azione e violenza, per l'appunto, col cyborg Robocop alle prese con una banda di gangster.

Robocop, alla fine della fiera, si riassume tutto nel binomio appena citato, visto che altro non c'è oltre che azione, violenza ed effetti speciali allegati.

Dialoghi e personaggi sono tutt'altro che memorabili, la fotografia del film non è certo spettacolare.

Alla fine, il mio istinto non aveva torto, nel senso che davvero Robocop è il fratello povero di Terminator (film ben più riuscito), e probabilmente, almeno ai miei occhi, non vale la pena vederlo.


Fonte della recensione del film Robocop

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