Articolo su tassi di interesse, finanza ed economia
Da poco la BCE, ossia la Banca Centrale Europea, ha aumentato i tassi di interesse, portandoli dall'1% all'1.25%.
Sebbene alcuni abbiano ipotizzato una svolta in ambito monetario e finanziaio, il parere preferibile, almeno secondo Armando Carcaterra, è quello per cui tale moderato aumento non sia sufficiente a imporre una svolta di politica monetaria, e che, più che di un intervento risolutore, si tratti di una lieve terapia riabilitativa.
Difatti, sia per la disoccupazione alta, sia per la domanda bassa, sia per l'euro molto forte, si tende a un controllo dei prezzi (si pensi anche ai momenti di difficoltà di alcuni paesi dell'aera auro, come Portogallo, Grecie e Irlanda), laddove il leggero aumento dell'inflazione sembrerebbe attribuibile all'aumento del costo delle materie prime, specialmente quelle importate (una sua tutte, il petrolio, anche per i recenti eventi mondiali, come si diceva in un altro articolo-video).
Insomma, la via d'uscita da questo periodo è solo una: la combinazione tra tassi di interesse più bassi e crescita più alta...
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