Recensione del film di Woody Allen Prendi i soldi e scappa
Prendi i soldi e scappa è ormai il film di Woody Allen numero ventuno che recensisco; tuttavia, questo è il primo cronologicamente parlando, visto che risale al lontano 1969.
Se ne ho visti tanti, tra cui gli strepitosi Il dormiglione, Manhattan, La dea dell’amore, La maledizione dello scorpione di giada, Amore e guerra, significa evidentemente che sono un fan di Woody Allen.
Di cui non mi stupisco la carriera brillante, considerando questo primo film, nonchè, in particolare, l'incipit dello stesso: 8 minuti di irresistibile e serrata ironia.
Prendi i soldi e scappa vede come protagonista Virgil Stardwell, un giovane di Baltimora intelligente ma un po' inetto socialmente, tanto che finisce per prendere la pericolosa strada del crimine. Per quanto il crimine di Woody Allen sia un crimine decisamente un po' semplicistico e simpatico.
Durante la sua non troppo fulgida carriera criminale, Virgil conoscerà la bella Louise, di cui si innamorerà subito ma che comunque non lo distoglierà dai suoi progetti illegali.
Prendi i soldi e scappa si muove dunque tra commedia e storia d'amore, anche se il primo elemento è nettamente prevalente: gag visive e verbali non si contano nemmeno, e il film fa ridere e sorridere spesso.
Certo, si contano anche delle manchevolezze, con la storia che in fondo è persino un po' tropo naif. Il ritmo rapido e incessante tuttavia non fa riflettere lo spettatore su quello che manca e anzi lo fa godere di quel buono che c'è.
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