Recensione del film d'animazione di Luc Besson Arthur e il popolo dei Minimei
Arthur e il popolo dei Minimei è il primo film d'animazione di Luc Besson, regista che dopo essersi cimentato con vari generi (si vedano i vari Nikita, Il quinto elemento, Leon, Angel-A, Adele e l'enigma del faraone), è approdato anche all'animazione, ottenendo un buon successo peraltro, come provano i due sequel Arthur e la vendetta di Maltazard e Arthur 3 - La guerra dei due mondi.
Anche se, a dire il vero, Arthur e il popolo dei Minimei è solo in parte un film d'animazione, visto che inizia come un normale film recitato, per poi evolvere nel fantasy-animazione.
Ecco la trama in sintesi: Arhur vive con la nonna Marguerite, visto che i genitori sono sempre in viaggio per il mondo e che il nonno Archibald è sparito anni prima alla ricerca del fantomatico popolo dei Minimei e del loro tesoro.
Tutte sciocchezze, ovviamente, è stato ripetuto spesso ad Arthur, che tuttavia si lancia anch'egli nella ricerca allorquando per problemi economici la fattoria rischia di essere persa. Incredibilmente, la sua ricerca avrà un esito positivo...
Arthur e il popolo dei Minimei è un film d'animazione rivolto all'infanzia, anche se è godibile anche da parte di un adulto. Strizza apertamente l'occhio a diversi classici fantastici, come I viaggi di Gulliver, L'isola del tesoro, La spada nella roccia, ma lo fa non per plagio, per simpatica citazione.
E il film è così: simpatico, gradevole, fiabesco in modo semplice e leggero.
Nessun commento:
Posta un commento