Recensione del romanzo di fantascienza Il volo del drago di Anne McCaffrey
Il volo del drago è il romanzo di apertura del Ciclo dei Dragonieri di Pern, che tanta fortuna ha portato ad Anne McCaffrey, permettendole peraltro di essere la prima donna a vincere sia il premio Hugo che il premio Nebula, i due più importanti riconoscimenti in ambito fantascienza.
Il volo del drago, difatti, è decisamente più fantascienza che non fantasy: nonostante la presenza di creature come i draghi, certamente più tipiche della tradizione letteraria fantasy-fiabesca, il libro di fatto si concentra su tematiche prettamente fantascientifiche, come altri pianeti, i viaggi nel tempo, razze aliene, etc.
Anche se poi non manca la componente umano-sociale, anzi molto forte.
Ecco in breve la trama de Il volo del drago: il pianeta Pern fa parte di un sistema stellare attraversato periodicamente da un corpo celeste che, una volta giunto nelle vicinanze di Pern, lascia cadere una strana forma di vita, i Fili, che distrugge la vita laddove atterra, lasciando il vuoto deserto dietro di sé.
Il compito di annientare i Fili prima che arrivino al suolo è dei dragonieri con i loro draghi... anche se il lungo tempo dall'ultima discesa dei Fili fa sospettare molti che non giungeranno mai più...
Il volo del drago di Anne McCaffrey miu è piaciuto discretamente, anche se non tanto quanto avrei sperato da un classico della letteratura fantastica.
Ma forse il gradimento è stato offuscato dalla contemporanea lettura di George Martin e delle sue Cronache del ghiaccio e del fuoco...
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