Recensione del libro di George Martin Il portale delle tenebre
Il portalte delle tenebre è il settimo romanzo de Le cronache del ghiaccio e delfuoco, grandioso affresco epico-fantastico di George Martin.
Questo sesto capitolo (ma occorre ricordare che l'editore italiano, la Mondadori, ha deciso di suddividere i libri originali in due o tre parti) ha seguito Il trono di spade, Il grande inverno, Il regno dei lupi, La regina dei draghi e Tempesta di spade e I fiumi di guerra.
Il fatto che sia arrivato al settimo ovviamente riferisce il mio gradimento dell'opera, un mix eccezionale di guerra, diplomazione, passione, tradimenti, amicizia, sangue e magia.
Ecco in breve a che punto sta la trama: dopo che due dei rivali sono morti (Renly Baratheon e Robb Stark), per re Jeoffrey e la casa Lannister di Castel Granito le cose sembrano mettersi bene, a maggior ragione per via delle alleanze con Bolton, Frey e Tyrell.
Tuttavia, c'è sempre qualcosa che non va, sia tra le mura amiche sia all'esterno...
Una delle caratteristiche precipue di George Martin è l'avere molti protagonisti e molti punti di vista principali, peraltro tanto differenti tra di loro nello stile narrativo che a tratti pare di leggere storie diverse.
La caratterizzazione dei personaggi è inoltre talmente buona che la contrapposizione iniziale tra buoni e cattivi sfuma ben presto, col lettore che finisce per simpatizzare per personaggi di diversi schieramenti, fatto forse inevitabile dal momento che segue i punti di vista di Arya Stark, John Snow, Sansa Stark, Daenerys Targaryen, Bran Stark, Stannis Baratheon, etc.
Anzi, ogni qualvolta muore qualcuno (e con Martin capita spesso), si prova dispiacere, per quanto il personaggio era ben caratterizzato e interessante.
Insomma, Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George G. Martin sono un ciclo narrativo imperdibile, soprattutto per gli amanti della letteratura epica e fantastica.
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