Recensione del libro Evoluzione spontanea di Bruce Lipton
Evoluzione spontanea è l'ultimo libro di Bruce Lipton, scritto in collaborazione con Steve Bhaerman e dedicato al tema dell'evoluzione, intesa come evoluzione ad ampio raggio: della razza umana, di noi come individui, del pianeta Terra.
L'idea di base è che l'evoluzione nel microcosmo corrisponda all'evoluzione nel macro, così come la struttura sociale del micro corrisponda alla struttura sociale del macro, idee già introdotte nel precedente La biologia delle credenze, con ambo i lavori che hanno ottenuto l'apprezzamento, oltre che del pubblico, anche di ricercatori e autori importanti come Gregg Braden o Deepak Chopra.
Evoluzione spontanea è composto da due parti: una più tecnica, riguardante biologia e scienza, e una più umanistica, riguardante per l'appunto l'evoluzione della civiltà.
Al di là dei dubbi che mi sono sorti sulle convinzioni di Bruce Lipton su alcuni eventi storici e su alcuni personaggi (come per esempio i massoni, o anche l'11 settembre, su cui i cospirazionisti alla David Icke avrebbero certamente qualcosa da dire), Evoluzione spontanea possiede un genuino spirito "evoluzionistico", intendendo con tale espressione non l'evoluzione alla Darwin, ossia la sopravvivenza del più adatto e forte, ma l'evoluzione alla Lamarck, ossia lo sviluppo del gruppo sociale più collaborativo.
In questa direzione, Bruce Lipton smonta alcuni luoghi comuni non rivelatisi vera all'analisi della scienza più moderna.
Il concetto di fondo, e insieme obiettivo, di Evoluzione spontanea è l'avvento di una maggiore consapevolezza in noi singoli esseri umani e nel genere umano latu sensu, tale da generare il cambiamento positivo dall'interno.
In definitiva, questo libro di Bruce Lipton e Steve Bhaerman, ricco di citazioni ad autori come Eckhart Tolle, Rupert Sheldrake, Fritjof Capra, interesserà sia gli appassionati di materie scientifiche, sia coloro che sono interessati a spiritualità ed evoluzione umana.
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