Con Sogni di Akira Kurosawa aggiungo un altro film alla lista di film giapponesi, lista che peraltro nno aggiornavo da un po' di tempo.
Sogni, tra l'altro, non è un film unitario, ma è composto da otto diversi episodi, assai diversi l'uno dall'altro per tema e ambientazione, ma accomunati da uno spirito di fondo: la critica alla società iperindustrializzata, tecnologica e nucleare,e al cotnrario l'elogio alla natura e allo stile di vita più semplice.
Ecco l'elenco degli episodi di Sogni di Akira Kurosawa: Raggi di sole nella pioggia, Il pescheto, La tormenta, Il tunnel, Corvi, Fuji in rosso, Il demone che piange, Il villaggio dei mulini.
Come detto, le ambientazioni sono diversissime, e ci muoviamo dai demoni-volpe della campagna agli spiriti di un pescheto, dalla donna delle nevi di una tormenta ai morti sul campo di battaglia, da un viaggio nei quadri di Van Gogh al disastro nucleare di fronte al monte Fuji, dagli effetti della post-radioattivitàa un bucolico villaggio immerso nella natura.
E' proprio quest'ultimo, a mio avviso, l'episodio più bello in assoluto dell'intero lotto, tanto a livello di messaggio di fondo (la saggezza della natura contro la stoltezza dell'uomo che complica sempre le cose) quanto a livello estetico e di vitalità, e anzi da solo l'episodio vale la visione dell'intero film.
Il film di Kurosawa si presenta globalmente parlando ben curato, anche se a tratti un po' lento e noioso, caratteristiche entrambe tipiche peraltro dei film orientali (mi ricordo a tal riguardo Dolls di Kitano, film bellissimo a vedersi... se si riesce a rimanere svegli).
In definitiva, Sogni di Akira Kurosawa è un film discreto, con un paio di episodi sopra le righe, che però difficilmente piacerà a chi dai film esige azione e adrenalina.
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