Il sottotitolo di Spiriti animali è “come la natura umana può salvare l’economia”, mentre i suoi autori sono George Akerlof e Robert Shiller, due economisti e insegnanti di economia in prestigiose università statunitensi; peraltro il primo ha anche vinto il premio nobel per l'economia.
Spiriti animali parte da un interrogativo molto semplice: cosa muove l'economia?
Sono i dati macroeconomici e le previsioni razionali, come sembra pensare la gran parte degli economisti, o sono viceversa le emozioni?
Akerlof e Shiller pongono l'accento soprattutto sul secondo aspetto, affermando che imprenditori e consumatori agiscono in un certo modo non sulla base di raffinati calcoli o previsioni mentali, bensì sull'onda di convinzioni ed emozioni.
In tal senso, tanto la Grande Crisi del 1929 quanto la crisi attuale sarebbe un risultati di tale onda emotiva, che è dunque da studiare.
I due esperti di economia individuano dunque cinque "spiriti animali", ossia le emozioni di fondo che regolano economia e finanza: la fiducia, l’equità, la corruzione,l’illusione monetaria, le narrazioni.
Akerlof e Shiller precisano che, per quanti questi siano i cinque "spiriti animali" principali, ve ne sono molti altri secondari, e che essi agiscono in modo spurio, ossia mischiati tra di loro.
I due economisti affrontano tra l'altro anche alcuni argomenti caldi dell'economia, come la disoccupazione, il risparmio, il mercato immobiliare, etc.
In definitiva, Spiriti animali è un buon saggio e, nonostante l'argomento un po' ostico, riesce a trattarlo in modo chiaro e comprensibile anche dai non esperti di economia.
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