E siamo a quota otto: tanti sono i film di Terry Gilliam che ho recensito con quello di oggi, Jabberwocky (dopo gli altri sette, ossia: Brazil, La leggenda del re pescatore, Le avventure del barone di Munchausen, Parnassus, I banditi del tempo, L'esercito delle dodici scimmie, Tideland), che peraltro è anche il suo primo film diretto da solo, senza la parentela con i Monthy Piton, gruppo di cui Gilliam era l'unico interprete americano, e del cui umorismo tipicamente britannico non a caso è intriso questo film (per avere un saggio del loro umorismo, consiglio il classico Brian di Nazareth... classico si fa per dire...).
Ad ogni modo, Jabberwocky è ambientato in un Medio Evo povero e pericoloso, con tanto di mostri nelle campagne, ma in sostanza è una commedia umoristica, e in particolare una commedia degli equivoci, molto ricca di battute e gag visive.
Il protagonista è Dennis, un apprendista bottaio piuttosto imbranato e lento di testa, che suo malgrado si troverà coinvolto nella caccia al mostro, lui che non aspirerebbe ad altro che a sposareGriselda, paesana brutta e antipatica (prova ulteriore del suo essere lento di testa).
Dato il tipo di film e di umorismo, molto british come si è detto, Jabberwocky può piacere o non piacere a seconda che questo tipo di umorismo si gradisca o meno.
A me, onestamente, piace, e non a caso apprezzo molto opere, letterarie o cinematografiche che sia, tipo Guida galattica per autostoppisti; e lo stesso Jabberwocky mi ha fatto a tratti ridere e sorridere.
Rimane il fatto però che la sceneggiatura del film è piuttosto povera, e che il film non rimarrà certo nella storia del cinema.
Fonte: http://foscodelnero.blogspot.com/2010/12/jabberwocky-terry-gilliam-film-commedia.html
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