Andiamo ad analizzare la situazione del credito al consumo delle famiglie italiane secondo i dati e le statistiche emerse dall'Osservatorio sul credito al dettaglio, promosso da Crif, Assofin e Prometeia.
In estrema sintesi, pur non essendosi ancora palesata l'auspicata ripresa, si è notato qualche segnale di miglioramento.
Soprattutto nel settore dei mutui immobiliari, aumentati in percentuale del 12,1% nei primi nove mesi del 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009.
Segno assolutamente positivo anche per i finanziamenti per ristrutturazione o ricostruzione (più 17,1%; nello scorso articolo a questo proposito sottolineavamo come la stessa Agenzia delle Entrate suggerisse di procedere alla ristrutturazione in questo momento, approfittando di alcune congiunture favorevoli), e leggermente positivo per gli acquisti di beni o servizi (1,4%).
Segno negativo al contrario per il credito al consumo (meno 5,1% nei primi nove mesi del 2010), per le cessioni del quinto dello stipendio (meno 13,4%), per le carte rateali (meno 4,9%) e per i prestiti personali (meno 0,3%)
In generale, da sottolineare come il settore del credito latu sensu risulti ancora un poco fragile, come testimonia il debito medio delle famiglie italiane, molto al di sotto della media europea: il primo sta al 65%, mentre il secondo al 97%.
Se la quantità ancora latita, la qualità del credito però migliora, grazie a delle politiche di erogazione del credito più attente da parte degli istituti di credito.
Concludendo, stante ancora il periodo di crisi, la ripresa definitiva è attesa per il biennio 2011-2012.
Fonte: http://assicurazionimutuiprestiti.blogspot.com/2010/12/credito-alle-famiglie-italiane-cala-il.html
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