Se la trama ricorda un poco Strange days, l'atmosfera generale viceversa sa più di Io robot e di Minority report (rispettivamente con Will Smith e Tom Cruise).
Ecco in breve la trama del film di oggi: l'agente Tom Greer si trova a indagare sull'omidicio del figlio del dottor Lionel Canter, l'uomo che ha rivoluzionato l'esistenza umana con l'invenzione dei surrogati, degli androidi in tutto e per tutto simili agli esseri umani in apparenza, ma in realtà molto più forti e resistenti.
Il loro scopo era consentire a tutti, comprese le persone fisicamente svantaggiate, di vivere una vita piena e senza rischi.
Tuttavia, i surrogati hanno finito per sostituire quasi completamente gli essere umani, che vivono la loro vita tramite gli androidi, ma di fatto senza uscire da casa loro.
Tutto questo fino ad alcune morti sospette, come quella del figlio dello scienziato...
Pur avendo ambizioni da colossal di genere, Il mondo dei replicanti a mio avviso fallisce nel suo obiettivo.
Difatti, l'idea di un mondo pieno di androidi non è certo nuova nella letteratura o nel cinema, e non basta nè tale idea nè un tema di fondo importante come i confini etici della scienza per avere un buon film, e questo a dispetto dell'ingente mole di effetti speciali messa sul campo.
Il mondo dei replicanti, difatti, rimane un film piuttosto piatto e scialbo, senza mordente e senza vera creatività.
Persino la scena finale dello svenimento collettivo, che avrebbe probabilmente dovuto essere molto spettacolare e coinvolgente, sa di già visto, almeno per chi ha visto la (bella) serie tv Flash forward.
In definitiva, a mio avviso Il mondo dei replicanti è un thriller fantascientifico di cui si può benissimo fare a meno, ma che comunque può essere visto come film di intrattenimento senza grandi pretese,.
Fonte: http://foscodelnero.blogspot.com/2010/10/il-mondo-dei-replicanti-jonathan-mostow.html
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