Non tutti sanno che tale film è in sostanza il remake di un film francese, anch'esso avente per oggetto il contrasto tra nord e sud, ma a parti invertite. Mentre nell'italiano è un settentrionale che ri ritrova suo malgrado costretto a vivere nel sud lassista e inefficiente, nel film francese l'obiettivo del malcapitato lavoratore è essere trasferito nella riviera del sud, dovendo poi subire un trasferimento al nord, e precisamente nell'area di Lille, il Pas de Calais.
L'impiegato suddetto è Philippe Abrams (Kad Merad), un direttore di poste trasferito nel paesino di Bergues dopo aver tentato truffaldinamente di ottenere il posto di lavoro più ambito.
Dopo qualche disagio iniziale, tuttavia (cibo, alcol, lingua, abitudini di vita), gli scopre che vivere al nord non è poi così male, grazie anche al suo subordinato Antoine Bailleul (interpretato dal regista Dany Boon, già apparso sul sito con Una top model nel mio letto).
Già al nord alla fine della fiera è un buon film comico, divertente e leggero, nonchè esotico per noi italiani, che poco o nulla sappiamo di quelle latitudini.
Non è un caso probabilmente che il film abbia avuto un successo strepitoso in Francia, diventando il secondo film più visto al cinema di tutti i tempi, tra Titanic e Tre uomini in fuga ( col simbolo nazionale Louis De Funès, a sua volta già comparso sul sito con Le folli avventure di Rabbi Jacob).
Un applauso peraltro al doppiaggio italiano, che non era affatto facile...
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