Tale prestito si compone di una parte a fondo perduto e di una parte da restituire a tassi agevolati.
Questa forma di finanziamento era stata introdotta in Italia nel 1996, salvo poi essere sospesa nel 2001, per poi infine essere riattivata nel 2003.
Attualmente, dunque, è vigente, e prevede, come detto, un finanziamento in due parti: il 60% a fondo perduto e il 40% da restituire.
Peraltro, la sua ratio non è basata solo sul finanziamento al giovane imprenditore, ma anche alla sua assistenza per il primo periodo di attività.
Va detto inoltre che il prestito d'onore può attivarsi non solo per l'avvio di un'attività imprenditoriale, ma anche per il lavoro autonomo, per il franchising, per la laurea specialistica,per il dottorato di ricerca e per il master.
Le cifre massime erogabili sono di 129.000 per l'imprenditoria, 25.000 per il lavoro autonomo, 15.000 per lo studio (cifra da suddividere in tre anni, e che peraltro può aumentare in caso di frequenza al di fuori della propria regione o all'estero).
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