mercoledì 6 ottobre 2010

Alcuni file audio gratuiti di crescita personale di Piernicola De Maria!

Di recente ho scritto un articolo su alcuni file audio di sviluppo personale di Piernicola De Maria, un trainer di mythoself, pnl, comunicazione, etc, che apprezzo molto.

Quest'oggi ne propongo altri due, peraltro anch'essi gratuiti, entrambi introduttivi agli omonimi corsi del trainer.

Intanto, un appunto sugli stessi file audio: li ritengo molto utili da diversi punti di vista: intanto, essendo introduzioni su certi argomenti, fanno capire l'ascoltatore se quel singolo campo gli interessa.

In secondo luogo, sono uno strumento eccellente per valorizzare i tempi morti degli spostamenti in auto, ed anche per questo li suggerisco ai miei lettori.

Ancora, laddove non tutti possono permettersi di comprare libri su libri o video su video, rappresentanto dei validi spunti alternativi, altro elemento per cui internet rappresenta un importante fattore di crescita e di cultura.

Ma veniamo a noi: i file audio suddetti sono i seguenti:

- Cambiare idea, cambiare idee,

- I valori della persuasione.

Siamo dunque in ambito comunicazione-persuasione, col primo file condotto a due voci con Francesco Bellomi e il secondo invece con il monologo del solo Piernicola De Maria.

In entrambi si parla dei valori individuali e della mappa dei valori, delle convinzioni, dei gruppi di valori, e in sostnza di come relazionarsi al meglio con persone con valori diversi dai nostri.

Personalmente, ho preferito nettamente il secondo audio, a mio avviso più chiaro e interessante, ma comunque, come sempre, ringrazio per tutto ciò che viene messo a mia disposizione, fermo restando che magari qualcun altro potrebbe al contrario trovare più utile il primo.


Fonte: http://pnlapprendimentosviluppopersonale.blogspot.com/2010/10/altri-file-audio-piernicola-de-maria.html

District 9: film di fantascienza, commedia, film drammatico o documentario??

La recensione di quest'oggi è dedicata a uno dei film rivelazione dello scorso anno, che si è guadagnato gli onori della cronaca prima con un'ingente campagna pubblicitaria virale, e poi con quattro nomination agli Oscar: District 9.

Il film, peraltro, è nato da un precedente cortometraggio girato dallo stesso regista, Neill Blomkamp, e, a conti fatti, ha incassato moltissimo, pur non essendo certo partico con ambizioni da capolavoro del cinema e, anzi, proponendosi come prodotto decisamente ambiguo e meticcio.

Disctric 9, difatti, parte come una sorta di documentario, poi assume i contorni da commedia (persino ridicola), quando improvvisamente passa al drammatico e infine all'azione più sfrenata.

Insomma, ce n'è per tutti i gusti...

Ma passiamo alla sintesi del film: nel 1982, improvvisamente, un'astronave aliena si piazza sopra Johannesburg, in Sudafrica.

L'incipit in stile Visitors o Indipendence day, tuttavia, non troverà una prosecuzione in una guerra umani-alieni, ma, anzi, evolverà nella costruzione, da parte degli uomini, di un quartiere vicino alla città africana, denominato District 9, anche in ragione del fatto che gli alieni, chiamati gamberoni a causa della loro somiglianza con i crostacei suddetti, sulle prima paiono impauriti, sperduti, incapaci di adattarsi alla nuova situazione, come se avessero perso il collegamento con un comando centrale (sia come gruppo sociale, sia come individui).

Succedono però due cose dopo: la prima è che il quartiere alieno diventa ben presto una specie di ghetto, con la xenofobia che dilaga a Johannesburg e dintorni.

La seconda è che gli alieni, o almeno qualcuno di essi, sembrano risvegliarsi, tanto da riavere accesso alla loro importate tecnologia.

Disctrict 9, peraltro, ha dei forti riferimenti al razzismo "vero", e in particolare alla situazione dell'apartheid sudafricano, allorquandonei sobborghi di Cape Town fucostruito il noto quartiere Disctrict 6 per le persone di colore.

Ma a noi interessa il film, e non le questioni storiche; e il film è piuttosto bizzarro, come detto, specie per il forte contrasto tra la prima parte, tanto disinvolta da apparire superficiale e leggera, e la seconda, al contrario, tesa e drammatica.

A me District 9 non mi ha fatto impazzire, devo dire la verità, in parte per la parte iniziale un po' ridicola, in parte per la povertà di dialoghi e alcune scelte di trama poco convincenti, ma non dubito che esso possa avere i suoi estimatori, e comunque rimane un film assai originale.


Fonte: http://foscodelnero.blogspot.com/2010/10/district-9-neill-blomkamp-film.html