giovedì 28 luglio 2011

Io e Annie: uno dei migliori film di Woody Allen?

Recensione del film di Woody Allen Io e Annie



Io e Annie è il tredicesimo film di Woody Allen che passa su Cinema e film.

Evidentemente, si tratta di un regista che apprezzo molto, soprattutto per film come Amore e guerra, Manhattan, Provaci ancora Sam, La dea dell’amore, Anything else, Basta che funzioni.

Mi piace di meno, invece, il Woody Allen ultima maniera, quello dei vari Match point e Sogni e delitti.

Ma veniamo a Io e Annie, film in buona parte autobiografico, con protagonisti lo stesso Woody Allen e la solita (per quegli anni) Diane Keaton.

Ecco la trama in sintesi: Alvy Singer è un comico ebreo brillante ma con qualche fissazione: l'antisemitismo, il senso di inadeguatezza, il sesso. Io e Annie racconta la sua storia con Annie, come è iniziata e come è finita.

Il tutto tra continui flashback e riporti, e in mezzo a tanti cliché alleniani: New York e Manhattan, il contrasto tra uomo dotto e donna semplice, i continui riferimenti sessual-psicologici, etc.

In Io e Annie si respira una grande ironia, che poi è la cosa che più apprezzo in Woody Allen, anche se Io e Annie a mio avviso non raggiunge gli apici dei film citati in apertura.

Da segnalare la presenza in piccole parti di giovani attori che poi avrebbero avuto un grande successo: Christopher Walken, Sigourney Weaver, Jeff Goldblum.



Fonte della recensione del film di Woody Allen Io e Annie

Tarocchi delle fate celtiche & Tarocchi dei vampiri della notte eterna

Recensione dei Tarocchi delle fate celtiche e dei Tarocchi dei vampiri della notte eterna



Di recente ho recensito un mazzo di tarocchi, particolarmente affini al sito dal momento che il loro tema centrale era l'ormai celeberrima legge di attrazione: si trattava per l'appunto dei Tarocchi dell’attrazione.

Stavolta propongo altri due mazzi di tarocchi, del medesimo editore, Lo Scarabeo, assai diversi tra di loro in quanto a tema dominante: da un lato abbiamo i Tarocchi delle fate celtiche e dall'altro i Tarocchi dei vampiri della notte eterna, diseganti rispettivamente da Mark McElroy e Davide Corsi.

Assai diversi nello spirito, come agevole immaginare anche dai soli titoli, l'uno fantasy e l'altro goticheggiante-orrorifico, ma non nella sostanza, dato che la struttura classica di 78 carte, di cui 22 arcani maggiori e 56 minori suddivisi nei quattro semi, è rispettata.

Peraltro, ciascun mazzo contiene al suo interno anche un libriccino che spiega il significato di ciascuna carta e consiglia un metodo di utilizzo dei tarocchi stessi.

Entrambi i mazzi sono molto curati, non a caso prodotti da un editore specializzato in carte e tarocchi, e in ambo i casi ho preferito, come estetica, gli arcani maggiori, mentre nell'altro caso la distribuzione delle carte mi era sembrata più uniforme dal punto di vista della qualità del disegno.

Qualora foste interessati, buona visione e buon utilizzo.



Fonte della recensione dei Tarocchi delle fate celtiche e dei Tarocchi dei vampiri della notte eterna