venerdì 20 maggio 2011

Alvin l'apprendista: ecco l'ultimo romanzo di Orson Scott Card che ho letto...

Recensione del romanzo di Orson Scott Card Alvin l'apprendista



Alvin l'apprendista è il terzo romanzo del ciclo di Alvin il Costruttore di Orson Scott Card, uno dei miei scrittori preferiti, di cui non a caso ho letto già una decina di libri.

Dunque conosco abbastanza bene Orson Scott Card, eppure lo scrittore riesce sempre a sorprendermi: in questo caso, per esempio, dopo aver cambiato ambientazione e genere da Il settimo figlio a Il profeta dalla pelle rossa, ricambia nuovamente tutto quanto con Alvin l'apprendista.

Card è uno scrittore che utilizza frequenti balzi temporali, di anni (come nel caso di Alvin l'apprendista), di decenni (si veda la saga di James Worthing) o di secoli (per questo si veda la saga di Ender Wiggins), ed è così che ci ritroviamo con Alvin ormai giovane uomo, ora alle prese con l'apprendistato presso il fabbro Makepeace... nonchè con le lezioni dell'enigmatica maestra Larner (Card spesso dà i nomi in base ai mestieri, ai caratteri o ai destini dei personaggi).

In Alvin l'apprendista Alvin Miller torna ad essere il personaggio centrale delle vicende, laddove nel secondo romanzo del ciclo era stato affiancato da un paio di altri personaggi, stavolta completamente assenti.

Tali balzi di tempo, luogo e personaggi da un lato sono giostrati con maestria, ma dall'altro dispiacciono, visto che, data la bravura di Orson Scott Card nel caratterizzare le ambientazioni e i personaggi, quando cambia lo scenario se ne sente la mancanza.

Ad ogni modo, di mio ho preferito Alvin l'apprendista al libro precedente, ossia Il profeta dalla pelle rossa. Ma magari è un gusto personale: la bravura do O.S. Card non è in discussione, e non a caso si tratta di uno scrittore che ha vinto numerosi premi.



Fonte della recensione del romanzo di Orson Scott Card Alvin l'apprendista

Millionaire Mind Intensive: un'altra testimonianza sul corso di Harv Eker!

Articolo sul corso Millionaire Mind Intensive di Harv Eker



Per deformazione professionale suddivido il Millionaire Mind Intensive di Harv Eker in due parti: motivazione e vendita.

Partiamo dal primo punto.

Lo stile del corso è evidentemente quello di scuola Robbins, con balli e luci annessi, pur senza arrivare ai picchi di Anthony. Idem dicasi per l'ancora verbale "Hai la mente milionaria!".
Ovvio punto di forza del corso di Eker è quello di mettere il partecipante di fronte al dato di fatto di non aver mai imparato come diventare ricchi (se no lo si sarebbe già), e in questo senso Eker ci va giù pesante sulle nostre convinzioni e sulle nostre abitudini mentali. Conversando con vari partecipanti, ho notato che in effetti molti hanno avuto dal corso quella spinta che mancava per qualche progetto, mentre altre sono rimaste più perplesse.
Ad ogni modo, in sostanza il Millionaire Mind Intensive non conteneva nulla di più del libro I segreti della mente milionaria, se non forse il bonus del manuale di esercizi.

Passiamo ora al punto B.

Uqa ci sarebbe molto da dire, visto che coloro che hanno partecipato al Millionaire Mind Intensive hanno assistito a un vero e proprio megamaster di tecniche di vendita, spettacolare nella tecnica, ma opinabile in quanto ad etica. Da sottolineare l'uso massiccio della classica leva piacere-dolore, nonchè del principio di scarsità, che ha spinto moltissimi ad acquistare di tutto, dai libri ai cd ai corsi ulteriori di Eker. Opinabile, si diceva, il fatto di attaccare il "promo" di tali prodotti a storie di padri morenti o di figli allo sbando, nonchè il bombardamento di induzioni negative come l'usatissimo "quelli che se ne vanno prima della fine sono dei maleducati e dei perdenti, mentre voi che restate siete i meglio" (dimenticandosi del fatto che chi ha pagato per un servizio può decidere in libertà se e per quanto usufruirne ).

Un simpatico aneddoto in chiusura: un'amica, prima del corso, mi aveva detto di aspettarsi un uso massiccio di tecniche pubblicitarie, e che mai e poi mai avrebbe speso altri soldi per altri corsi. Ebbene, a fine M.M.I. mi ha confessato di essersi presa il Guerrilla Businesse. Eker batte Determinazione 1-0.

Un'ultima cosa: mi è piaicuta più la gestione del palco di Marcus De Maria rispetto a quella di Harv Eker, che comunque è giù multi-multi-multi-multi-milionario, per cui no problem.



Fonte dell'articolo sul Millionaire Mind Intensive di Harv Eker