venerdì 17 dicembre 2010

L'atomo sociale: Mark Buchanan ci dice perchè esistono razzismo e criminalità...

Mark Buchanan è un autore un po' particolare, noto per la commistione tra scienza fisica e sociologia-psicologia.

Egli difatti, fisico teorico, parte dai sistemi concettuali della fisica (comprese le teorie fisice più moderne, come la teoria dei quanti) e li applica ai comportamenti umani, quindi portandoli in piena sociologia.

Il suo è dunque un approccio assai allargato (in gergo si parla di "sistemi complessi"), per il quale ha anche ricevuto degli importanti riconoscimenti.

L'atomo sociale è uno dei testi in cui ha sviluppato tale approccio, probabilmente il più famoso e apprezzato; in esso, Mark Buchanon studia “il comportamento umano e le leggi della fisica”, per usare lo stesso sottitolo del libro, rispondendo a domande sull'esistenza di fenomeni come il razzismo, le devianze, il crimine.

Ma esplorando molti altri campi: le fluttuazioni dell'economia, i cicli politici, i fenomeni socio-culturali, etc.

In sintesi, dunque, Buchanon accompagna il suo lettore in una sorta di viaggio nella psicologia e nella società-cultura umana, mostrandoci i nostri comportamenti e i fenomeni sociali da un nuovo punto di vista.

Libro interessante sia per chi è appassionato di fisica, sia per chi ama il campo sociale.


Fonte: http://pnlapprendimentosviluppopersonale.blogspot.com/2010/12/latomo-sociale-mark-buchanan-psicologia.html

Monster house: un ottimo film di animazione!

Quest'anno sul sito, nonostante il genere mi piaccia, sono apparsi pochi film di animazione, appena otto: Renaissance, Valzer con Bashir, Wallace & Gromit, Up, A scanner darkly, Avatar, Alice in wonderland e Happy feet.

Neanche uno al mese, dunque...

Con quello di oggi, tuttavia, arriviamo almeno a quota nove: il candidato è Monster house, film di animazione diretto nel 2006 da Gil Kenan, che ho incontrato da poco con Ember - Il mistero della città di luce, un fantasy decente ma non certo indimenticabile.

Devo dire che con Monster house le cose sono andate molto meglio, e non solo per la realizzazione tecnica del film, veramente impeccabile (è il secondo film di animazione dopo Polar Express ad usare la tecnica della performence capture), e nemmeno per i grandi nomi a produrlo (Steven Spielberg; ET, Lo squalo, Incontri ravvicinati del terzo tipo - Robert Zemeckis (Ritorno al futuro, La leggenda di Beowulf, Contact), e neanche per la nomination agli Oscar ricevuta.

Ma vediamo la trama: la tranquillità di un rione di periferia di una città americana è minata da una minacciosa presenza: il signor Nebbercracker e la sua vecchia casa, che terrorizzano i bambini del luogo.

Come Dj e Timballo, che abitano nei dintorni, e come Jenny, una scout girl capitata lì per vendere biscotti, i quali si troveranno ad indagare sul fenomeno della "casa stregata".

Il film dal punto di vista visivo è veramente ben fatto: molto cartoonistico, è assai piacevole alla vista.

Per quanto riguarda la trama, invece, abbiamo la parodia del genere "casa infestata", col film che è efficace nel suo umorismo, sia visivo che verbale.

I consensi al prodotto sembrano dunque essere meritati, visto che Monster house si rivela un film d'animazione-commedia assai ben riuscito.


Fonte: http://foscodelnero.blogspot.com/2010/12/monster-house-gil-kenan-film-animazione.html