mercoledì 3 novembre 2010

Legge di attrazione e fisica quantistica: ce ne parla Daniele Penna...

Di recente ho sentito la conferenza di Daniele Penna sulla legge dell'attrazione e la fisica quantisica, e mi è piaciuta molto. Anzi, mi sono piaciute molto, posto che si tratta di due conferenze, ambo gratuite, entrambe peraltro piuttosto lunghe.

In esse, Daniele Penna riferisce il modo in cui è entrato in contatto con la legge di attrazione: prima in modo repulsivo, col celeberrimo The secret,e poi in modo più interessato, prima con What the bleep do we know? e poi con lo studio di altri autori e casi personaggi, come Cleve Backster e Ingo Swann.

Obiettivo di Daniele Penna: il miglioramento personale ad ampio raggio.

Lo strumento: la legge di attrazione, per l'appunto, per quanto non la versione semplificata di The secret, corretta ma incompleta, che va integrata con alcuni concetti, come la precisione delle visualizzazioni e soprattutto la gioia-gratitudine (come dico io stesso nell'ebook gratuito Una vita fantastica! e come avevo sottolineato nell'articolo sul manifesting).

Per insegnare tale metodo "integrato" Daniele Penna organizza anche dei seminari dal vivo, detti Change, che peraltro sono quasi gratuiti, fatto che testimonia quanto si intuisce nella conferenza, ossia una genuina passione del ricercatore per l'argomento, nonchè il sincero desiderio di generare il massimo di felicità per tutti (che poi è anche lo scopo del mio sito!).

Chiudo aggiungendo che nella seconda conferenza è incluso anche un rilassamento audio, peraltro ben fatto, e che sia la conferenza sia il personaggio di Daniele Penna mi sono piaciuto molto.

Buon ascolto.


Fonte: http://pnlapprendimentosviluppopersonale.blogspot.com/2010/11/legge-dellattrazione-e-fisica.html

Metropolis: il classico di Fritz Lang è davvero un capolavoro?

Coloro che leggono il sito da un po' di tempo sanno che giudico i film per se stessi, al di là dei nomi di regista, attori o del blasone del film stesso, cercando ovviamente di motivare il mio giudizio e di far capire al lettore se il film potrebbe interessargli o meno.

Dunque, il fatto che ora stia recensendo uno dei film più importanti di tutta la storia del cinema non inluenzerà minimamente la mia valutazione.

Il suddetto film è Metropolis, di Fritz Lang, film girato nel 1927, ambientato un secolo dopo e tuttora avveniristico per molti suoi aspetti, avente peraltro influenzato molte opere successive, tanto film (ad esempio Brazil e Blade runner) quanto libri (ad esempio 1984 e Il mondo nuovo).

Ecco in sintesi la ricca trama di Metropolis: la società è divisa nettamente in due classi sociali: quella ricca-dominante e quella povera-lavoratrice. La prima vive nella parte principale di Metropolis, e al centroha la Torre di Babele, un edificio grandissimo e spettacolare, da cui Johhan Fredersen dirige tutto quanto.

Suo figlio Freder, però, dal carattere sensibile e aperto, finisce per simpatizzare con la causa dei poveri, di cui frequenta anche le riunioni nelle catacombe in presenza della profetessa Maria, la cui figura sarà sfruttata dallo scienziato Rotwan per sobillare il popolo alla rivolta.

Il film monta lentamente, come un crescendo rossiniano, e forse non è un caso che sia strutturato come un'opera teatrale, con prologo, intermezzo e furioso finale.

Da notare come il film sul momento non abbia ricevuto un grande consenso di critiche (Orson Wells addirittura lo definì uno dei più brutti film di sempre), salvo poi emergere pian piano.

Da sottolineare anche il fatto che Metropolis è letteralmente pieno di simbolismi massoni-esoterici, come ha ammesso lo stesso regista.

Veniamo al mio giudizio conclusivo: nonostante quanto mi aspettavo, Metropolis mi è piaciuto. L'assenza dei dialoghi (per me molto importanti) non ostacola più di tanto il coinvolgimento dello spettatore, un po' per il ricco commento musicale, un po' per la bellezza delle immagini, ancora avveniristiche dopo quasi un secolo (e all'epoca ovviamente lo erano ancora di più!).

Insomma, non gli do 9 come molti recensori che fanno finta di capirne di cinema e vogliono darsi un tono (anche io faccio finta di capirne di cinema, ma almeno non cerco di darmi un tono :p), ma un bel 7 sì.



Fonte: http://foscodelnero.blogspot.com/2010/11/metropolis-fritz-lang-film-fantastico.html