lunedì 11 ottobre 2010

La vera meditazione: Adyashanti ci dice che cos'è...

Diversi giorni fa ho scritto un articolo sul corso in dvd Meditazione facile come l’ABC di Simonette Vaja, mentre stavolta cambio, se non argomento, almeno supporto didattico, visto che passiamo al libro La vera meditazione di Adyashanti.

E' chiaro che ritengo la meditazione un mezzo importante a disposizione di chiunque per la crescita personale a tutto tondo: non c'è settore infatti su cui il meditare non influisca in positivo, tra salute, riposo, tranquillità d'animo, creatività, intuizione, spiritualità, etc.

Adyashanti è un maestro zen ormai da molti anni, ed è famoso per il suo stile un po' particolare e controcorrente.

Inoltre, ha già scritto diversi libri di crescita personale-spiritualità.

In Italia, egli è pubblicato da Bis Edizioni, casa editrice specializzata nel settore sviluppo personale che ha tra le sue fila nomi importanti come Napoleon Hill, Robert Collier, James Allen, Rudolf Steiner, etc.

Ma torniamo ad Adyashanti: per lui non esiste una meditazione in senso tecnico, ma, semplicemente, un lasciarsi andare per confondersi col tutto della vita, come una goccia d'acqua che, improvvisamente, viene a congiungersi con l'oceano, realizzando così di essere parte di un tutto più grande.

Meditazione, consapevolezza e vita, in questo senso, sarebbero la stessa cosa.

In sintesi, La vera meditazione è una bella introduzione alla meditazione, che non certamente per caso è una pratica consigliata da tutti i maestri spirituali di tutti i tempi; a noi, dunque, praticarla quanto più ci è possibile.


Fonte: http://pnlapprendimentosviluppopersonale.blogspot.com/2010/10/la-vera-meditazione-ce-ne-parla.html

Il mondo dei surrogati: Bruce Willis alle prese con un mondo di androidi in un thriller fantascientifico!

Il mondo dei replicanti è un film di fantascienza del 2009 con protagonista l'immarcescibile Bruce Willis (che ho già recensito in L'esercito delle dodici scimmie e in Sin City), anche stavolta nei panni di un agente ribelle alle prese con complotti e pericoli mondiali.

Se la trama ricorda un poco Strange days, l'atmosfera generale viceversa sa più di Io robot e di Minority report (rispettivamente con Will Smith e Tom Cruise).

Ecco in breve la trama del film di oggi: l'agente Tom Greer si trova a indagare sull'omidicio del figlio del dottor Lionel Canter, l'uomo che ha rivoluzionato l'esistenza umana con l'invenzione dei surrogati, degli androidi in tutto e per tutto simili agli esseri umani in apparenza, ma in realtà molto più forti e resistenti.

Il loro scopo era consentire a tutti, comprese le persone fisicamente svantaggiate, di vivere una vita piena e senza rischi.

Tuttavia, i surrogati hanno finito per sostituire quasi completamente gli essere umani, che vivono la loro vita tramite gli androidi, ma di fatto senza uscire da casa loro.

Tutto questo fino ad alcune morti sospette, come quella del figlio dello scienziato...

Pur avendo ambizioni da colossal di genere, Il mondo dei replicanti a mio avviso fallisce nel suo obiettivo.

Difatti, l'idea di un mondo pieno di androidi non è certo nuova nella letteratura o nel cinema, e non basta nè tale idea nè un tema di fondo importante come i confini etici della scienza per avere un buon film, e questo a dispetto dell'ingente mole di effetti speciali messa sul campo.

Il mondo dei replicanti, difatti, rimane un film piuttosto piatto e scialbo, senza mordente e senza vera creatività.

Persino la scena finale dello svenimento collettivo, che avrebbe probabilmente dovuto essere molto spettacolare e coinvolgente, sa di già visto, almeno per chi ha visto la (bella) serie tv Flash forward.

In definitiva, a mio avviso Il mondo dei replicanti è un thriller fantascientifico di cui si può benissimo fare a meno, ma che comunque può essere visto come film di intrattenimento senza grandi pretese,.


Fonte: http://foscodelnero.blogspot.com/2010/10/il-mondo-dei-replicanti-jonathan-mostow.html