venerdì 8 ottobre 2010

Vizi di famiglia: film commedia con Jennifer Aniston, Kevin Kostner e Shirley MacLain!

Vizi di famiglia è un film che si presenta bene sulla carta: il regista è Rob Reiner (quello di alcuni classici come La storia fantastica, Harry ti presento Sally, Misery non deve morire), e il cast di attori è di alta qualità.

Tra di loro, Kevin Kostner (Balla coi lupi, Robin Hood), Jennifer Aniston (Friends, Una settimana da Dio), Shirley MacLaine (Qualcuno verrà, L’appartamento).

Ad essi si aggiungano i più giovani e meno noti Mena Suvari (American beauty) e Mark Ruffalo (Zodiac).

Anche la trama, a dire il vero, pare originale e interessante, con un trittico di donne, nonna, madre e figlia, che si invaghisce del medesimo uomo, con notevoli ripercussioni sulle loro vite private.

La protagonista è Jennifer Aniston, la nipote delle tre, con la nonna recitata da Shirley MacLaine e il suddetto uomo fascinoso da Kevin Kostner.

Sostanzialmente il film è una commedia, che alterna umorismo e drammatico, ma sempre con leggerezza, trattando temi come amore, matrimonio, passione, e vita latu sensu.

Tuttavia, il film non convince: la trama, in partenza originale, vira ben presto verso la banalità, i personaggi alla fine risultatano piuttosto sciatti, se non proprio incoerenti, e i dialoghi certo non entusiasmano.

Insomma, Vizi di famiglia è tutt'altro che un film memorabile, e, anzi, potete anche risparmiarvi di guardarvelo, essendoci di molto meglio in giro.


Fonte: http://foscodelnero.blogspot.com/2010/10/vizi-di-famiglia-rob-reiner-film.html

L'ottimismo logico, di Price Pritchett: le persone ottimiste vivono davvero meglio?

Il testo di oggi è L'ottimismo logico, di Price Pritchett, libro che ha ovvie parentele con quelli che ho recensito in precedenza, ossia Trappole mentali (Matteo Motterlini),Sviluppare le proprie capacità con la pnl (Andrew Bradbury), Non mangiare mai da solo di Keith Ferrazzi.

La parentela sarebbe l'atteggiamento mentale con cui ci approcciamo alle cose della vita, che siano pensieri o emozioni o relazioni interpersonali.

Nel dettaglio, L'ottimismo logico si concentra su pensiero positivo e ottimismo, e porta avanti la tesi molto popolare per cui le persone ottimiste vivono meglio di quelle pessimiste.

La tesi non sembra nemmeno degna di un'analisi, da quanto è ovvia (il problema è che spesso proprio le cose ovvie e semplici ci fregano), ma l'autore la dibatte comunque, mostrando dati a sostegno di tutto ciò: gli ottimisti vivono più dei pessimisti, sono più felici, hanno rapporti interpersonali migliori, sanno cogliere di più le occasioni della vita.

Al contrario, i pessimisti sembrano vivere peggio e attrarre cose negative... e i miei colleghi di recensioni Fosco e Lara parlerebbero subito di legge di attrazione, col libro che, in effetti, se apparentemente sembra più vicino al psicologico
Fattore fortuna (Richard Wiseman), di fatto pare strizzare l'occhio agli esistenzialistici Chiedi e ti sarà dato (coniugi Hicks) e L’effetto Isaia (Gregg Braden), come suggerisce anche l'ultimo principio-suggerimento del libro: "agite come se provaste già ciò che volete provare".

Altro suggerimento di Pritchett: provare quanto più possibile la gratitudine e il perdono.

Lettura buona e positiva, per quanto non troppo lunga.


Fonte: http://pnlapprendimentosviluppopersonale.blogspot.com/2010/10/lottimismo-logico-price-pritchett.html