venerdì 24 settembre 2010

L'appartamento: storico film commedia di BIlly Wilder vincitore di cinque premi Oscar!

L'appartamento è il settimo film di Billy Wilder che recensisco.

Evidentemente si tratta di un regista che trovo gradevole, soprattutto per le sue commedie, quelle del filone di A qualcuno piace caldo per intenderci (ho recensito anche Prima pagina, Sabrina, Quando la moglie è in vacanza e Baciami stupido.)

Anche se, ad onor del vero, Wilde è passato alla storia del cinema soprattutto per film seri e dramamtici come Viale del tramonto.

Ad ogni modo, in questo film i protagonisti sono Jack Lemmon (già apparso sul sito in La grande corsa, oltre che in A qualcuno piace caldo e Prima pagina) e Shirley MacLaine (a sua volta già comparsa con Qualcuno verrà).

Ecco invece la trama: Bud Baxter è un impiegato di una grande agenzia di assicurazioni americana... tanto grande che ha individuato un modo poco ortodosse e decisamente più rapido per fare carriera: egli presta il suo appartamento ai suoi superiori per le loro scappatelle extraconiugali, in modo da guadagnarsene i favori.

Il tutto riesce alla perfezione, nonostante qualche inconveniente, fino a che nel suddetto appartamento ci finisce la donna dei suoi sogni, peraltro in compagnia del megadirettore generale (per dirla alla Fantozzi), fatto che scatenererà in Bud dubbi su carriera e amore.

Il film, una commedia brillante e un po' cinica, si dipana tutto tra equivoci e gag di vario tipo, risultando vivace e gradevole.

Il fatto di aver conquistato ai suoi tempi ben cinque statuette dell'Oscar, d'altronde, la dice tutta sul fatto che sia riuscito; anzi, esso è stato considerato una delle commedie sociali più ficcanti e argute di Wilde, sempre pronto a mettere il dito sulla piaga delle piccole debolezze umane... per quanto sempre in modo umoristico...

Insomma, il film merita di essere visto.


Fonte: http://foscodelnero.blogspot.com/2010/09/lappartamento-billy-wilder-film.html

Sviluppare le proprie capacità con la pnl: Andrew Bradbury ci dice come fare!

Nella recensione precedente avevo parlato di Trappole mentali, testo in cui l'autore, Matteo Motterlini, si proponeva di smascherare i principali tranelli che la nostra mente ci tende ogni giorno.

Anche il libro di oggi si muove nel campo della psicologia-mente, e in particolare nel settore della programmazione neurolinguistica, neurodisciplina fondata da Bandler e Grinder (che probabilmente i lettori di questo sito conosceranno, ragion per cui non mi dilungo oltre) e orientata al miglioramento di sé e al successo personale.

Il testo è Sviluppare le proprie capacità con la pnl, ed è stato scritto da Andrew Bradbury.

Obiettivi dichiarati:

1. Migliorare la propria comunicazione.

2. Ottenere relazioni professionali più efficaci.

3. Raggiungere l'eccellenza, nel lavoro e fuori.

Pur essendo un libro non pesante, Sviluppare le proprie capacità con la pnl di fatto affronta tutte le più importanti tematiche della pnl: modellamento, filtri percettivi, sistemi rappresentazionali, mappa del territorio, formazione degli obiettivi, metaprogrammai, reframe, metamodello, linguaddio induttivo, etc.

Particolare attenziona è poi dedicata a negoziazioni e vendita, proprio in ottica lavorativa.

Va detto che, se il focus principale è proprio quello del successo in ambito professionale, i principi esposti sono validi per le relazioni in generale, che l'autore concepisce da una prospettiva di generale e reciproca soddisfazione.

Il testo propone peraltor molti esercizi operativi, che tuttavia, per essere appieno compresi, necessitano almeno di un'infarinatura di pnl da parte del lettore.


Fonte: http://pnlapprendimentosviluppopersonale.blogspot.com/2010/09/sviluppare-le-proprie-capacita-con-la.html