lunedì 20 settembre 2010

La mia Africa: il film con Robert Redford e Maryl Streep che ha vinto 7 premi Oscar!

Di recente ho visto diversi film non per mio interesse, ma semplicemente perchè notati in qualche classifica di film tra i migliori.

Mi era andata bene col brillante e originale Ogni cosa è illuminata, e col dinamico e adrenalinico Cloverfield, mentre mi è andata meno bene con questo La mia Africa.

E non perchè La mia Africa non sia un film fatto male; in tal senso, parlano abbondantemente a suo favore tanto i nomi (Maryl Streep e Robert Redford sotto i riflettori,Sydney Pollack alla regia, di cui avevo giò recensito il divertente Tootsie), ma soprattutto i sette premi Oscar conquistati.

Il fatto, semplicemente, è che il mix tra sentimentale e drammatico non costituisce affatto il mio genere cinematografico preferito, nonostante una sceneggiatura decisamente esotica, che, come suggerisce il titolo, ci porta nell'Africa, e quella vera,tra savane, Masai e animali locali.

Ad ogni modo, ecco in sintesi la trama: Karen Blixen, donna ricca ma in parte disillusa dalla vita, si reca in Africa a gestire la tenuta familiare.

Nel mentre, il matrimonio col marito Bror von Blizen-Finecke va verso la sua fine, e al contempo comincia una simpatia con l'avventuriero Denys Finch-Hatton, che però, pur amandola, la lascia spesso per safari e viaggi, in accordo col suo animo libero e vicino alla vita rurale.

Come detto, La mia Africa punta molto su sentimenti, e spesso su sentimenti drammatici e melodrammatici, cosa che non me lo ha fatto gradire molto.

Rimane il fatto che si tratta di un film di una certa importanza, che al contrario potrà senza dubbio piacere a chi apprezza gli ingredienti di cui è composto.

Fonte: http://foscodelnero.blogspot.com/2010/09/la-mia-africa-sydney-pollack-film.html

Scelgo la libertà (R. Bandler, O. Fitzpatrick, A. Roberti): perchè alcune persone vivono felicemente e altre no??

L'ultima creazione di Richard Bandler, il creatore sviluppatore della programmazione neurolinguistica (insieme a John Grinder) porta il nome di Scelgo la libertà, ed è un libro scritto insieme a due dei suoi più brillanti allievi, ossia Owen Fitzpatrick e Alessio Roberti, a loro volta autori di altri testi.

Il sottotitolo del libro è il seguente: "perché alcune persone vivono felicemente e altre no", ed è un interrogativo certamente non inutile.

Peraltro, Scelgo la libertà non è un libro normale, visto che in realtà si tratta di un libro-corso, tratto per l'appunto da uno dei corsi di pnl di Bandlercon tutti gli esercizi e appunti del caso.

Gli obiettivi del corso, così come del libro, sono: il cambiamento delle proprie credenze limitanti, l'aumento del controllo sui propri pensieri, la precisione nel definire i propri traguardi,il miglioramento della comunicazione con gli altri.

La domanda centrale è la tipica di Bandler: chi sta guidando l'autobus della tua vita?

Se non sei tu, allora è il caso che inizi, iniziando a scegliere la tua esistenza e a tirare fuori i tuoi talenti e le tue potenzialità.

I libri di Bandler sono usualmente molto apprezzati, sia per la ricchezza di contenuti, sia per il loro linguaggio coinvolgente, ma anche per la loro praticità; a maggior ragione il discorso vale per questo Scelgo la libertà, che piacerà certo agli appassionati di pnl o comunque a chiunque voglia migliorare la propria vita.


Fonte: http://pnlapprendimentosviluppopersonale.blogspot.com/2010/09/scelgo-la-liberta-richard-banlder.html